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Vitamina C, glutatione e omega 3

Vitamina C, glutatione e omega 3 e via dicendo

farmacoHo sempre affermato (e continuerò a farlo) che la terapia dei tumori è necessariamente multimodale.

Il fenomeno cancro difatti prende le mosse da mutazioni cellulari che esulano dal normale comportamento dei costituenti degli organismi viventi e quindi necessariamente occorre tentare di riportare le cellule malatte “alla ragione”.

Accanto la strategia di distruzione della malattia è utile mettere in campo metodiche che tendano a ristabilire l'omeostasi dell'organismo.

Sostanze come la vitamina C, il glutatione, gli omega 3 così come altri antiossidanti naturali ed altre sostanze differenzianti possono essere senza dubbio utili in questo processo.

Inoltre l'obiettivo primario di garantire una adeguata qualità di vita può essere perseguito somministrando una terapia di supporto che preveda l'utilizzo di questi agenti farmacologici.

La ricerca sui chemioterapici e sulle terapie fisiche (radioterapia ed ipertermia) in oncologia progredisce giornalmente ma anche l'aspetto della terapia di supporto e della modulazione naturale delle risposte cellulari non deve essere trascurato.

 

 

Dr. Carlo Pastore

Centro di ipertermia: come ?

Un nuovo Centro di ipertermia: come?

carlo pastoreL'ipertermia in ambito oncologico sta crescendo notevolmente per importanza e numero di pazienti che si rivolgono a questo tipo di terapia ancillare di combinazione.

Questo è innegabile come pure innegabile, ormai, il beneficio che si può trarre dalla combinazione con chemioterapia e radioterapia.

Molte aree del nostro territorio purtroppo però sono carenti dal punto di vista dell'offerta di ipertermia. In definitiva non vi sono apparecchiature a sufficienza sul territorio per coprire la crescente richiesta di ipertermia.

Come fare? Mi rendo assolutamente disponibile nell'aiutare i Colleghi che volessero intraprendere questa “avventura” terapeutica ed offrire uno strumento moderno nell'assistenza degli ammalati. Potete contattarmi tramite e-mail od al recapito telefonico presente sul sito.

Dr. Carlo Pastore

Aiuto: devo iniziare la chemioterapia

Il terrore da chemioterapia antitumorale

fleboUno dei presidi principali nella lotta ai tumori è il trattamento farmacologico: la cosiddetta chemioterapia.

In realtà il termine chemioterapia comprende qualunque terapia farmacologica e la dizione corretta nel caso di una chemioterapia contro un tumore è chemioterapia antiblastica.

Se viene somministrato un unico farmaco si parla di monochemioterapia (assai raro trovarsi ad effettuarne), se i farmaci somministrati sono due o più si parla di polichemioterapia.

Perchè una chemioterapia a più farmaci? Impostare una chemioterapia a più farmaci serve ad abbracciare un più ampio spettro di fenotipi neoplastici potenzialmente sensibili.

All'interno di un tumore esistono difatti più tipi di cellule differenti tra loro per le loro caratteristiche biologiche e proprio per questo spesso sensibili o resistenti a questa o quella chemioterapia. La combinazione di farmaci cerca di superare la resistenza ed uccidere in modo efficiente tutte le cellule tumorali.

Il termine chemioterapia porta con se il terrore del subirla. Spessissimo con il susseguirsi dei trattamenti il paziente avverte sintomi sgradevoli anche al solo avvicinarsi al luogo della somministrazione.

Questo stato di prostrazione psichica e di disagio si può evitare creando un ambiente confortevole per l'ammalato, UMANO, di considerazione e somministrando gli antidoti adeguati per minimizzare i potenziali effetti collaterali legati alla somministrazione dei chemioterapici.

Le chemioterapie moderne, con farmaci a bersaglio molecolare di ultumissima generazione, risultano comunque assai meglio tollerate. L'unico problema è nel fatto che vecchi farmaci per talune patologie sono ancora insuperabili per efficacia.

L'esempio più lampante è quello della combinazione cisplatino ed etoposide nel microcitoma polmonare. La rubrica benessere di questo sito fornisce tutta una serie di suggerimenti per contenere gli effetti collaterali e vivere con maggiore serenità un periodo sicuramente difficile della vita dell'ammalato.

Ammalato che non è organo isolato ma materia pensante e pertanto meritevole di attenzione.

L'ipertermia in tutto ciò, potenziando l'effetto locale dei trattamenti, non disturba il resto dell'organismo e concentra il farmaco laddove la sua attività deve essere preponderante.

In sostanza la chemioterapia che tanto spaventa può essere resa senza dubbio meno spaventevole dalla perizia dell'oncologo curante.

 

Dr. Carlo Pastore

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