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Basalioma o tumore basocellulare

Basalioma o tumore basocellulare

staminaliSi tratta di una neoplasia localmente invasiva della cute che assai raramente diffonde in altri organi.

La terapia standard prevede la rimozione chirurgica con margini di escissione allargati data la tendenza alla recidiva.

In alternativa alla chirurgia, per lesioni di dimensioni assai limitate o situate in aree dell'organismo sfavorevoli ad una comoda soluzione chirurgica, si impiegano delle creme al 5-Fu (chemioterapico largamente impiegato in oncologia dei tumori solidi).

Tale trattamento chemioterapico locoregionale può essere coadiuvato da ipertermia capacitiva e da ipertermia total body a raggi infrarossi.

Per le lesioni metastatiche profonde è senza dubbio opportuno abbinare ad un protocollo di chemioterapia sistemica l'ipertermia capacitiva profonda ed eventualmente la radioterapia (questo in relazione con l'estensione della lesione tumorale metastatica e con la sua posizione d'organo).

 

 

Dr. Carlo Pastore

La necrosi nella massa tumorale

La necrosi nella massa tumorale

lumacaPer necrosi si intende la morte delle cellule presenti in una determinata regione di un tessuto. I tessuti costituiti da cellule tumorali necessitano per la loro crescita, dopo aver superato il volume di 1 mm cubo, di una nuova vascolarizzazione.

La creazione di nuovi vasi sanguigni in un tessuto tumorale crea i presupposti indispensabili per un aumento di volume della massa e per la crescita delle cellule tumorali. In questo contesto come si colloca l'evidenziazione di una porzione necrotica nel tumore?

Di per se la crescita dei vasi sanguigni nel tessuto tumorale avviene in modo disordinato e caotico, con la presenza di un endotelio (superficie di rivestimento interna dei vasi sanguigni) costituito da cellule tumorali.

Per tale motivo la crescita eccessiva del tumore porta ad una insufficiente presenza di vasi sanguigni verso il centro della lesione e quindi necrosi con una crescita periferica della massa vitale. Ugualmente però i trattamenti farmacologici (chemioterapia) e fisici (radioterapia ed ipertermia) possono determinare necrosi nei tessuti malati.

Come distinguere i due fenomeni? La necrosi indotta dai trattamenti è in genere più massiva, più evidente. I tessuti necrotici vengono poi riassorbiti ed al loro posto vi è apposizione di tessuto connettivo fibrotico di riparazione.

Dr. Carlo Pastore

I taxani

I Taxani

taxani per fleboclisiL'evoluzione dei trattamenti farmacologici nella lotta contro il cancro ha portato allo sviluppo di molecole molto efficaci per alcune tipologie di tumori.

Dal taxus brevifolia, una pianta, è stata sintetizzata una classe farmacologica denominata taxani. I taxani sono nel dettaglio paclitaxel (nome commerciale Taxolo) e docetaxel (nome commerciale Taxotere).

Pur derivando dalla medesima sorgente presentano delle caratteristiche farmacologiche diverse che li rendono differenti nell'azione e nell'efficacia, nonché utilizzabili in momenti terapeutici diversi, ottenendo comunque una risposta.

Le patologie tumorali che si giovano di questi farmaci sono le neoplasie del distretto testa-collo, le neoplasie del polmone, i tumori della mammella, i tumori dell'esofago e dello stomaco, i tumori dell'utero, i tumori dell'ovaio.

Entrambi i farmaci vengono impiegati per via endovenosa e necessitano di una premedicazione prima dell'infusione per minimizzare i rischi di reazioni allergiche (talvolta anche assai serie).

Gli effetti collaterali più frequenti comuni alla classe farmacologica in toto sono alopecia (perdita dei capelli), neuromuscolopatia (dolori muscolari e parestesie), tossicità sugli annessi cutanei in genere.

Non danno in genere vomito e nausea. Sinergizzano con ipertermia oncologica.

 

 

Dr. Carlo Pastore

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