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Il timoma

Il Timoma

provette_analisi_NSi tratta di una neoplasia rara che prende origine dal residuo timico ossia da ciò che resta dopo l’involuzione fibroadiposa che avviene in adolescenza del timo (organo posizionato dietro lo sterno, nel mediastino, deputato nei primi anni di vita alla maturazione degli elementi del sistema immunitario).
I timomi spesso si accompagnano ad una sindrome paraneoplastica definita miastenia gravis (malattia autoimmunitaria con produzione da parte dell’organismo di anticorpi diretti contro il recettore dell’acetilcolina a livello della placca neuromuscolare). Hanno una malignità variabile correlata con le cellule da cui è costituito il tumore.
La chirurgia è la prima scelta, quando però la malattia è in fase avanzata (con interessamento delle strutture del mediastino o di organi a distanza) è opportuna la chemioterapia. Può accadere di avere una positività documentata all’octreoscan, cosa per cui è opportuno abbinare un trattamento con octreotide.
L’efficacia delle terapie è aumentata dall’aggiunta di prednisone, cosa che però aumenta anche la tossicità delle stesse. Si può tentare un abbinamento con radioterapia e/o ipertermia per ottenere una maggiore aggressività locoregionale contro la malattia.
Le sedi metastatiche di più frequente osservazione sono il fegato, lo scheletro ed il sistema nervoso centrale (SNC).
Dott. Carlo Pastore.
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