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Non c'è più nulla da fare?

Non c’è più nulla da fare? Tentiamo l’ipertermia…..

E’ sbagliato; o meglio… con minori aspettative. Mi spiego. Come tutte le terapie in ambito oncologico è più facile avere dei risultati in temini citocidi e di citoriduzione quando ci si confronta con una massa cellulare il meno imponente possibile.

Quando la malattia si presenta molto diffusa e soprattutto politrattata è più difficile avere dei risultati. Le cellule tumorali infatti “apprendono” la via della sopravvivenza.

Quando si intraprendono dei trattamenti chemioterapici, è noto che il primo trattamento ha una maggiore possibilità di efficacia rispetto al secondo, il secondo rispetto al terzo e così via.

Questo perché le cellule che vengono esposte ai vari farmaci acquisiscono progressivamente una resistenza e tendono via via a rispondere sempre meno ai trattamenti. La stessa cosa si può dire per i trattamenti radianti: le cellule che residuano sono quelle resistenti.

Per l’ipertermia valgono gli stessi concetti. Per tale motivo ci possiamo aspettare di più da un trattamento multimodale precoce rispetto ad un trattamento molto tardivo che seppure dotato di una propria efficacia si confronta con una situazione molto compromessa e di malattia molto diffusa.

Dr. Carlo Pastore

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