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Edema : di cosa si tratta?

edema piede gonfio

Cosa è l'Edema ?

Letteralmente si tratta di un gonfiore (tensione) legato all'accumulo di liquido negli spazi interstiziali dell'organismo.

Tali liquidi in eccesso possono compromettere la funzione dell'area corporea interessata e possono sequestrare sostanze indispensabili per la corretta omeostasi (equilibrio funzionale) dell'organismo e procurare dolore.

Occorre in questi casi rimuovere la causa edemigena e ristabilire l'equilibrio per quanto possibile.

Nei pazienti oncologici le cause più frequenti di edema sono la presenza di masse compressive a livello linfonodale e/o venoso nonché lo squilibrio proteico dettato da invasione massiva epatica, ritenzione di liquidi per problematiche epato – renali.

La lotta contro la malattia non può prescindere dal ripristino per quanto possibile di un equilibrio omeostatico ed a tal fine è opportuno integrare le varie modalità terapeutiche.

Dr. Carlo Pastore

Curare il cancro in modo integrato

farmaco1Il cancro è una patologia che ancor oggi risulta impegnativa da affrontare da parte dei singoli specialisti che concorrono all'iter terapeutico del paziente.

Le figure specialistiche del chirurgo, dell'oncologo e del radioterapista sono quelle cardine nella gestione del malato di cancro affiancate via via dagli specialisti che spesso subentrano nella terapia delle eventuali complicanze organo – specifiche.

Una visione globale della problematica oncologica deve comunque far parte del bagaglio culturale dell'oncologo medico; accanto all'indiscutibilmente utile terapia farmacologica specifica delle varie forme tumorali vi sono presidi coadiuvanti volti a sinergizzare contro la crescita neoplastica.

Tra questi presidi possiamo annoverare l'ipertermia oncologica, la nutrizione, la fitoterapia oncologica, le terapie di supporto dell'organismo e della sua attitudine immunologica.

Non è secondario considerare un approccio nutrizionale adeguato alle nuove esigenze dell'organismo in lotta come alle mutate condizioni di equilibrio dettate dalla presenza del tumore e dalla energia delle terapie specifiche come non è secondario salvaguardare la porzione sana del corpo e la sua naturale vocazione alla battaglia contro gli intrusi.

Una cellula neoplastica, come ogni cosa che viene al mondo, tende a voler sopravvivere e per questo mette in campo ogni risorsa. L'abilità che viene richiesta a chi si cimenta contro la patologia oncologica è studiare ogni stratagemma per superare questa ferrea volontà di crescita.

Nel corso degli anni è stata lungamente studiata ed approfondita la relazione tra la sfera emozionale, il cervello e l'assetto immunitario; la psiconeuroendocrinoimmunologia è scienza che si occupa nello
specifico di delucidare queste relazioni. Quindi un atteggiamento positivo, un sorriso, lo sdrammatizzare le situazioni di difficoltà è parte integrante ed imprescindibile dell'approccio al problema cancro ed al paziente affetto da una forma tumorale.

Solo partecipando l'evento negativo e supportando con le opportune scelte terapeutiche è possibile ottenere un successo. Il successo è di tutti: paziente e curanti

Dr. Carlo Pastore

La febbre di natura neoplastica

La febbre di natura neoplastica

febbre malato di cancroSpesso nel paziente affetto da tumore si osserva l’insorgenza di una febbre persistente svincolata dalle normali cause di origine di un episodio febbrile. Tale febbre è indotta proprio dalla presenza della neoplasia.
 
Scartate le altre ipotesi che possono spiegare la presenza di una febbre (cause infettive, indotta da chemioterapia, da metastasi nel SNC, indotta da radioterapia) resta quella di un rialzo termico dovuto alla necrosi massiva all’interno della massa tumorale, alla produzione localmente di citochine proinfiammatorie, all’attivazione globale del sistema immunitario che risponde agli antigeni liberati dalla morte delle cellule alterate.
 
Prima di porre una diagnosi di febbre neoplastica (cosa che è presente in circa il 20% dei pazienti oncologici) è opportuno però escludere mediante i dovuti accertamenti ematochimici e di diagnostica strumentale le altre cause possibili.
 
La febbre di natura tumorale (spesso persistente tra i 37 ed i 38 °C) può essere modulata mediante diversi tipi di farmaci antinfiammatori ed antipiretici.
In particolar modo appaiono utili il naprossene, l’indometacina, l’ibuprofene, il diclofenac. Buoni risultati si possono ottenere anche con cortisone e derivati nonché con il paracetamolo.

 
Dr. Carlo Pastore
Specialista in Oncologia
 
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