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ARGOMENTO:

Efficacia Ipertermia per trattamento NSCLC 13 Anni 2 Mesi fa #710

  • carmelo 1971
  • Avatar di carmelo 1971 Autore della discussione
Gentile Dr. Pastore,
innanzitutto desidero complimentarmi (nel mio piccolo) per la sua notevole competenza, per la chiarezza con cui espone le sue considerazioni, per l'umanità che trasmette nelle sue considerazioni e, non ultimo, esprimete tutta la mia gratitudine per il fato di stare vicino a noi con questo prezioso supporto telematico.

Desidero porle qualche domanda dopo una doverosa premessa.

Mio padre (74 anni) è affetto da un carcinoma non a piccole cellule del lobo superiore destro con secondarismi linfonodali mediastinici e sospetti surrenalici, in particolare sinistra. La lesione polmonare si presenta diffusamente inomogenea con diametri assiali di circa 63X66 mm ed estensione cranio-caudale di circa 67 mm. Inoltre, in ambito mediastinico si riconoscono multiple linfoadenopatie, le maggiori in sede ilare destra parzialmente necrotica di circa 27 mm, in sede paratracheale destra, loggia di barety precarenale e sottocarenale. Piccoli linfonodi patologici tra i vari epiaortici. L'esame cicopatologico riporta presenza di CTM epiteliali riferibili ad adenocarcinoma.

Attualmente mio padre si sta sottoponendo ad una prima linea di trattamento, ha completato il secondo ciclo di chemio (cisplatino + gemcitabina) e si appresta ad avviare il terzo.

Ho sentito parlare di efficacia dell'ipertermina nella cura dei tumori al polmone e della possibilità/opportunità che questa terapia venga fatta anche in concomitanza con la chemio. In particolare, ho letto di una nuova tecnica messa a punto da un gruppo di ricercatori dell'University College of London che consiste nel circondare le cellule maligne con piccolissime particelle di ossido di ferro, poi farle vibrare esponendole ad un campo magnetico, così da provocarne il surriscaldamento e quindi la morte.

Le domande sono:

1) I trattamenti con ipertermia di cui lei si occupa sono basati sulla metodica di cui allo studio sopra? se no in cosa differiscono?
2) L'ipertermia è realmente efficace nel trattamento del NSCLC? ci sono dati sulle % di risposta a questo trattamento? quando conviene farla, alla fine del terzo ciclo o prima di iniziare quest'ultimo trattamento?
3) Infine, desidero chiederle quali sono i rischi associati all'uso di ARANESP in caso di tumore al polomone NSCLC. Mio padre, a causa di un abbassamento dell'emoglobina (9,2 g/dl), sta assumendo ARANESP 150 ma ho letto che numerosi studi hanno accertato una minor sopravvivenza libera da progressione e totale in caso di somministrazione di questo farmaco. Devo preoccuparmi? Se è così, perchè l'oncologo ha prescritto questo farmaco?

Grazie infinite per le sue risposte.
Cordiali saluti

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Re:Efficacia Ipertermia per trattamento NSCLC 13 Anni 2 Mesi fa #712

  • carlopastore
  • Avatar di carlopastore
Gentile Sig. Carmelo,

esistono numerosi studi riguardanti l'ipertermia nelle neoplasie solide. Non esistendo pero' una omogeneita' nei trattamenti concomitanti e nella tipologia neoplastica e' difficoltoso parlare di percentuali. Costantemente ho in trattamento pazienti con neoplasie polmonari ed osservo risultati pregevoli (anche nell'ottica del miglioramento delle condizioni generali). Il momento migliore per iniziare ipertermia in questo caso e' dopo la somministrazione dei farmaci del prossimo ciclo terapeutico, persistendo essi nel circolo sanguigno anche nei giorni successivi alla somministrazione. Il discorso sulle eritropoietine e' annoso e controverso. Gli studi internazionali concordano comunque sul non superare i 12 g/dl nei pazienti oncologici; questo a scopo prudenziale sulla stimolazione eventuale di recettori di crescita nelle neoplasie. L'argomento e' a me molto noto essendo stato tema della mia tesi di specializzazione in oncologia.

un caro saluto

Carlo Pastore

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Re:Efficacia Ipertermia per trattamento NSCLC 13 Anni 2 Mesi fa #714

  • carmelo 1971
  • Avatar di carmelo 1971 Autore della discussione
Caro Dr. Pastore,
la ringrazio per le sue risposte, desidero chiederle se eventualmente è possibile sottoporre mio padre a trattamenti con ipertermia presso la sua struttura, quanto tempo dura il trattamento e con quale frequenza (mio padre verrebbe appositamente dalla sicilia) e quali sono i tempi di attesa nel caso in cui volessi fare il trattamento con impegnativa SSN (consideri che mio padre completa il 3° ciclo gem+cisplt+gem il 9 febbraio).

Cordiali saluti
Carmelo

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Re:Efficacia Ipertermia per trattamento NSCLC 13 Anni 2 Mesi fa #715

  • carlopastore
  • Avatar di carlopastore
Gentile Sig. Carmelo,

la mia struttura è interamente privata e quindi la prestazione non è erogabile dal SSN. Esistono comunque alternative pubbliche convenzionate con il SSN. Suggerirei di sentire l'Assie (Associazione Europea di Ipertermia Oncologica, www.assie.it) poichè loro detengono la mappa di tutti i Centri Italiani pubblici e privati. E' possibile chiamare anche a mio nome. In questo caso specifico suggerirei tre applicazioni settimanali di ipertermia in corrispondenza di ognuna delle regioni corporee interessate dal processo neoplastico macroscopicamente evidente per 10 sedute eventualmente ripetibili. Gioverebbe anche l'ipertermia total body ma non è erogata in Italia dal SSN.

Cari saluti

Carlo Pastore

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Re:Efficacia Ipertermia per trattamento NSCLC 13 Anni 2 Mesi fa #716

  • carmelo 1971
  • Avatar di carmelo 1971 Autore della discussione
Gentile Dr. Pastore,
prima di tutto la ringrazio per i suggerimenti. Proprio ieri ho ricevuto l'esito della ricerca molecolare di KRAS e EGFR sui reperti citologici della broncoscopia di mio padre e il risultato purtroppo non è incoraggiante:

1) Assenza di mutazioni del gene EGFR (esone 18, 19, 20 e 21) valutata mediante PCR e sequenziamento diretto.
2) Assenza di amplificazione del gene EGFR valutata mediante FISH.
3) Bassa polisomia del cromosoma 7
4) Assenza di mutazioni del gene K-ras (codone 12, 13 e 61) valutata mediante PCR e sequenziamento
diretto.

L'oncologo che mi ha comunicato i risultati dice che "il profilo biologico insieme alla storia clinica di mio padre non è dei migliori ma comunque tarceva è opzione percorribile".

A questo punto, desidero chiederle:

1) Un suo parere in merito ai risultati ottenuti;
2) Come va intesa la considerazione che "comunque tarceva è opzione percorribile". Forse che l'esito di questo farmaco è randomico e che comunque, nonostante i risultati negativi delle indagini mutazionali, potrebbe esserci una remota possibilità che possa funzionare? Da cosa dipende?
3) Che lei sappia ci sono altri possibili approfondimenti di ricerca molecolare che si possono valutare?
4) Infine, la domanda più importante, cosa mi consiglia di fare a questo punto?

Le auguro una buona giornata-
Cordiali saluti

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Re:Efficacia Ipertermia per trattamento NSCLC 13 Anni 2 Mesi fa #717

  • carlopastore
  • Avatar di carlopastore
Gentile Sig. Carmelo,

non avendo terminato i cicli di terapia precedente, in primis proseguirei il trattamento in corso senza pensare ai successivi. Tutto dipenderà dall'andamento dei prossimi accertamenti radiologici ed in quel momento si farà una ulteriore valutazione terapeutica. Suggerirei solo di intraprendere ora un percorso completo in ipertermia da addizionare a quanto si sta facendo. Il Tarceva (erlotinib) può funzionare comunque essendo appunto la popolazione cellulare tumorale policlonale.

Cari saluti

Carlo Pastore

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