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ARGOMENTO:

Tumore neuroendocrino e cromogranina A 10 Anni 1 Mese fa #1780

  • brambilla
  • Avatar di brambilla Autore della discussione
Buonasera dottore,

Lo scorso anno a mio padre (59 anni) é stato diagnosticato un tumore neuroendocrino al tratto gastro-intestinale con metastasi epatiche. L'oncologo ha deciso di sottoporlo a una cura di iniezioni di Octreotide (una ogni due settimane).
Il valore iniziale della Cromogranina A era 500 circa. Dopo il primo ciclo, il valore era sceso a 300, e il medico pareva soddisfatto della risposta del fisico alla cura. Dopo il secondo ciclo, le ultime analisi del sangue indicano un nuovo aumento a 350.
L'appuntamento con l'oncologo é fissato fra diverse settimane, ma nell'attesa siamo in ansia di capire quanto questo aumento della Cromogranina possa essere preoccupante... Potrebbe gentilmente darmi un suo parere?

In attesa di una sua gentile risposta, la ringrazio e la saluto cordialmente.
Davide

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Tumore neuroendocrino e cromogranina A 10 Anni 1 Mese fa #1783

Gentile Sig. Davide,

l'eterogeneità della popolazione delle cellule neoplastiche all'interno di una massa tumorale può portare nel tempo alla selezione di fenotipi resistenti al trattamento in corso. Questo vale per ogni tipo di trattamento e da qui la possibile necessità di dover modificare il trattamento in corso d'opera. Nella condizione specifica descritta, una variazione di 50 punti nel valore del marcatore (cromogranina A) non appare particolarmente significativa. Peraltro non è specificato il dosaggio in corso dell'analogo della somatostatina (octreotide) ed in linea generale, se questo non fosse massimale, si potrebbe aumentare nel proseguio dell'iter terapeutico. Non da ultimo, comunque, e certamente il Collega curante lo starà facendo, periodicamente debbono essere effettuati dei controlli radiologici oltre che ematochimici.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it
Ringraziano per il messaggio: brambilla

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Tumore neuroendocrino e cromogranina A 10 Anni 1 Mese fa #1784

  • brambilla
  • Avatar di brambilla Autore della discussione
Quindi secondo lei non è un elemento di per se particolarmente preoccupante? Con la prossima visita l'oncologo ha in programma di rifare anche una tac.
La ringrazio molto per la rapidità della risposta.

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Tumore neuroendocrino e cromogranina A 10 Anni 1 Mese fa #1785

Gentile Sig. Davide,

un marcatore, per quanto utile nel seguire nel tempo un andamento di malattia, cede sempre il passo agli esami strumentali. I marcatori soffrono di una sensibilità ed una specificità non del 100% (potendosi alterare anche per condizioni non legate alla patologia neoplastica).

Il controllo TC darà certamente ulteriori e circostanziate informazioni.

Un grande in bocca al lupo per tutto

Dr. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it
Ringraziano per il messaggio: brambilla

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Tumore neuroendocrino e cromogranina A 9 Anni 11 Mesi fa #1819

  • brambilla
  • Avatar di brambilla Autore della discussione
Buonasera dottore,

Torno a contattarla perché dopo la Cromogranina A mio padre ha controllato anche l'acido indolacetico 24 e effettuato una tac. In attesa della visita con l'oncologo, vorrei avere un suo parere.

L'acido indolacetico 24 e' sceso sensibilmente, passando da 110 a 59.

Dal referto della tac non risultano grossi cambiamenti. Si dice:

Permangono invariate le multiple lesioni epatiche.
Piccoli linfonodi all'ilo epatico.
Permane invariata la formazione ovalare di 26 mm di diametro in corrispondenza del tessuto adiposo mesenteriale.
La milza, il pancreas, i surreni e reni conservano regolare struttura TC.
Le vie escretrici urinarie non sono dilatate.
La vescica, scarsamente distesa, non presenta evidenti lesioni aggettanti endoluminali.
Non si osserva versamento liquido libero in addome.
Potrebbe essere eseguita arteriografia epatica per trattamento con Y90 delle lesioni epatiche.

Il fatto che dopo un anno e mesi di cura con Ipstyl 30 i marcatori siano diminuiti ma la situazione sia questa e' preoccupante? All'ultima visita l'oncologo aveva detto che il fisico rispondeva bene alla cura, e che ora vorrebbe aumentare il dosaggio.
Cosa indica la presenza di piccoli linfonodi, che nella tac precedente non erano stati segnalati?
Il trattamento con Y90 sarebbe complementare alle iniezioni di Ipstyl? In cosa consiste e quali effetti collaterali presenta?

La ringrazio e la saluto cordialmente,
Davide

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Tumore neuroendocrino e cromogranina A 9 Anni 11 Mesi fa #1820

Gentile Sig. Davide,

per quanto leggo appare una condizione di malattia al momento stabile. La definizione "piccoli linfonodi" dice poco: se per piccoli si intende al di sotto del centimetro, non si ha alcuna certezza che siano patologici. Di fatto, comunque, "piccoli linfonodi" non modificano il quadro generale. Le iniezioni di lanreotide, se bene tollerate, possono essere prescritte a dosaggio via via crescente per esercitare maggior pressione sulle cellule malate (esistono dosaggi da 60 - 90 - 120 mg). La radioembolizzazione con microsfere di ittrio (Y90) è metodica di medicina nucleare - radioterapia che consiste nel tentativo di distruggere le cellule neoplastiche con delle iniezioni locali per via arteriosa di un radionuclide (appunto ittrio 90). E' tematica di competenza dei Colleghi Medici nucleari e Radioterapisti. Dal mio punto di vista, dell'oncologo medico, posso dire comunque che il trattamento deve essere distanziato da un trattamento chemioterapico antiblastico ma che potrebbe teoricamente essere compatibile con il lanreotide. Ultima parola per questa tematica, comunque, è degli altri Specialisti.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it

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