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ARGOMENTO:

Cancro della colicisti 11 Anni 1 Mese fa #1734

  • zar1978
  • Avatar di zar1978 Autore della discussione
Egregio Dott. Pastore, espongo alla sua attenzione la storia di mia madre (età 56 anni), nella speranza che possa darci un consiglio e un aiuto.

In data 16/03/2012, si opera per calcolosi della colecisti sintomatica in laparoscopia. In seguito all'esame istologico si accerta presenza di un adenocarcinoma della colecisti.
In data 26/04/2012 viene effettuato un intervento di revisione del letto colecistico e di linfoadenectomia loco regionale, al termine del quale, tramite esame istologico dei linfonodi e del tessuto estratto si è potuto stilare la seguente diagnosi: adenocarcinoma della colecisti di tipo T3 N0 M0 G2.
Dopo diversi consulti, si è optato per non effettuare il trattamento chemioterapico adiuvante ma di sottoporsi a stretto follow-up clinico-strumentale.
Nel mese di gennaio 2013, in seguito a riscontro obiettivo ed ecografico, si è evidenziata, una tumefazione in regione ombelicale.
In data 06/02/2013 mia madre si sottopone ad exeresi chirurgica della neoformazione. L'esame istologico ha evidenziato, una recidiva.
Si sceglie di effettuare un trattamento di 7 cicli di chemioterapia secondo lo schema CDDP 50 mg/mq Q3W + Gemcitabina 1000 mg/mq gg 1,8 QeW.
In data 24/07/2013 conclude il trattamento e la TAC eseguita il 9 luglio, risulta oncologicamente negativa.
In data 08/10/2013 esegue TAC di controllo che evidenzia la presenza di una probabile ripetizione della malattia a carico del fegato. Le riporto l'esito della TAC:
Esame eseguito con tecnica spirale, prima e durante iniezione di mdc non ionico per via venosa, previa opacizzazione per os delle anse intestinali.
Non alterazioni tomodensitometriche focali o diffuse del parenchima polmonare. Non linfoadenomegalie, mediastiniche ne versamenti pleurici liberi.
A carico del V segmento epatico è presente lesione ovoidale di circa 20 mm di diametro massimo sfumatamente ipodensa in fase basale, impregnatesi di mdc ed apparentemente dotata di cercine tenuamente impregnantesi in fase precoce, tendente alla isompregnazione in fase tardiva. Tale lesione, non presente su precedente esame del 9/7/2013 fortemente sospetta per ripetizione, è meritevole di studio con RM con mdc epatospecifico. Altre formazioni subcentimetriche ipodense, sulla cui natura non è possibile esprimere giudizio diagnostico, dato le ridotte dimensioni, si rilevano nel VI segmento epatico. Quadro in evoluzione.
Esiti di colicistectomia con presenza di clips metalliche nella sua sede. Pancreas milza surreni e reni nei limiti della norma. Vie biliari intra ed extraepatiche di calibro regolare. Anse intestinali distese.
Non masse perlviche. Vescica regolare. Utero ipoplasico.
Non linfoadenomegalie ne versamenti liberi addominali e pelvici.

Encefalo
Non alterazioni fomodensitometriche del parenchima celebrare. Sistema ventricolare in asse.



Le saremmo davvero grati se ci fornisse un suo parere sulla vicenda. Pensa che un trattamento mediante ipetermia sarebbe utile?

Grazie per l'attenzione

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Cancro della colicisti 11 Anni 1 Mese fa #1735

Gentile Utente,

per quanto leggo si ipotizza una progressione di malattia a livello epatico. Senza dubbio concordo con l'opportunità di approfondire con RMN epatica al fine di tipizzare meglio quanto evidenziato in TC. Se si confermasse la presenza di una singola lesione di 20 mm si potrebbe ipotizzare un trattamento locoregionale in termoablazione (vedi articolo sul presente portale del Dott. Torcia, radiologo interventista) ed a seguire una combinazione di chemioterapia (con farmaci diversi da quelli impiegati in precedenza) + ipertermia. La RMN probabilmente aiuterà a meglio tipizzare le lesioni subcentimetriche di cui si parla nel referto TC; se anch'esse si confermassero come malattia neoplastica si potrebbe adottare ugualmente la strategia precedente con però minor possibilità di eradicazione completa data la diffusione multipla.

Resto a disposizione, cari saluti

Dr. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it

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