Il portale della Ipertermia

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Ipertermia oncologica nella cura del cancro

carlo pastore oncologo

Il calore è stato da sempre oggetto delle attenzioni della medicina. Sin dalla antichità le proprietà benefiche del calore sono state utilizzate nella cura di molte patologie.

Un impiego attuale e moderno del calore è quello nella cura integrata dei tumori (oncologia medica integrata).

La patologia tumorale, nella sua elevata complessità, ha bisogno di una impostazione delle cure che non si fermi esclusivamente alle attuali terapie, ma preveda ulteriori interventi terapeutici da affiancare a quelli tradizionali (chemioterapie e la radioterapia ).

Impiegare varie metodiche nella cura del cancro si è  dimostrato, in molti moderni studi, il metodo per ottenere i risultati migliori.

Vantaggi della Ipertermia Oncologica

La somministrazione di calore alla massa tumorale mediante ipertermia oncologica a radiofrequenza con l'impiego di apposite apparecchiature adatte ad aumentare la temperatura degli organi sani ed ammalati in profondità, ottiene benefici effetti sulla malattia:

Dove eseguire i trattamenti

Nell'Unità di oncologia medica che dirigo presso la casa di cura Sanatrix, accanto ai trattamenti farmacologici in chemioterapia (con farmaci citotossici e/o a bersaglio molecolare e/o immunoterapia), è possibile eseguire ipertermia oncologica con una apparecchiatura Oncotherm EHY 3010 ML.

In cosa consiste il trattamento di Ipertermia oncologica

Il trattamento risulta molto tollerabile ed assolutamente indolore.
il paziente viene prima disteso su un lettino molto confortevole presente sulla macchina.

Successivamente si procede a poggiare sull’area da scaldare, un leggero elettrodo in stoffa conduttiva che ha il compito di direzionare l’energia a radiofrequenza verso la zona del corpo da trattare.
Il trattamento ha durata varibiale a seconda della condizione clinica e deve essere ripetuto in cicli da 10 sedute da eseguirsi a giorni alterni.

In quali tumori si applica la Ipertermia Oncologica

Questa terapia si impiega in tutte i tumori solidi e nei tumori del sangue nei quali ci siano dei pacchetti di linfonodi conglobati riconoscibili.

Alcune condizioni quali la presenza di pacemaker, stent metallici o placche metalliche nell'area da trattare sono le controindicazioni alla applicazione di questa terapia. La presenza di versamento liquido imponente (ascite o liquido pleurico) rappresenta una controindicazione relativa poiché se viene rimosso il liquido il trattamento si può effettuare.

Dott. Carlo Pastore
Specialista in Oncologia