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ARGOMENTO:

Adenocarcinoma polmonare e resistenza al Tarceva 9 Anni 1 Settimana fa #1937

  • Fede 01
  • Avatar di Fede 01 Autore della discussione
Gent.mo Dott. Pastore,
ho più volte tratto insegnamento e beneficio leggendo sul Suo Forum le Sue interessanti risposte, quindi ora Vorrei chiederLe alcune cose in proposito della malattia di mia madre.
Le sintetizzo brevemente la situazione: mia madre ha un adenocarcinoma non a piccole cellule con metastasi ossee ed è in terapia con Tarceva da poco più di un anno con ottima risposta.
Ora temiamo una progressione da resistenza acquisita in quanto si sente molto stanca ed ha qualche dolore osseo (infatti ha iniziato da 2 mesi lo zometa).
E' risultata positiva al gene EGFR, precisamente ha presenza di mutazione nell'esone 21 (L858R).
Recentemente è risultata positiva anche alla mutazione T790M.
Se dal prossimo controllo risultasse una progressione di malattia ci hanno prospettato di sostituire il Tarceva con l'Afatinib.
Ma in realtà mi sembra di aver capito che l'ideale sarebbe entrare in uno studio di sperimentazione per i nuovi farmaci da resistenza al Tarceva (AZD 9291, Co 1686 o HM61713), ma mia madre non sembrerebbe avere i criteri adatti per entrare in uno di questi studi, quindi dovremmo attendere che i farmaci vengano messi sul mercato.

Le mie domande sono le seguenti:
1) Lei pensa che l'Afatinib possa dare qualche buon risultato anche se si è acquisita resistenza al Tarceva e si hanno contemporaneamente positive le mutazioni: nell'esone 21 (L858R) e nell'esone 20 (T790M)?
2) Attualmente a che fase sperimentale sono arrivati l'AZD-9291, il Co-1686 e il HM61713? Si può pensare che entro il 2015 arrivino sul mercato?
3) Cosa ne pensa dell'immunoterapia (anti PDL1...)? Anch'essa è ancora sperimentale? Che risultati dà? Quando pensa verrà commercializzata?
4) Quali altre alternative ci potrebbero essere (considerando che mia madre non può fare chemioterapia)?

La ringrazio infinitamente per le risposte che vorrà darmi e La saluto con tanta ammirazione per ciò che quotidianamente fa per tutti noi!

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Adenocarcinoma polmonare e resistenza al Tarceva 9 Anni 1 Settimana fa #1938

Gentile Utente,

innanzitutto non è detto che la patologia sia già resistente ad erlotinib (Tarceva). Questo andrà documentato con le metodiche di imaging radiologico. L'inizio di una terapia con acido zoledronico (Zometa) va accolta positivamente, anche in considerazione dell'evidenza di effetto a livello scheletrico e dei nuovi lavori clinici che parlano di un potenziale effetto ulteriore immunomodulante di acido zoledronico. Gli inibitori della resistenza per erlotinib attraversano una fase 2. Non sono attesi per il 2015, così come gli anti PD1 e PDL1 (per fare esempi nivolumab e pembrolizumab sono tra i più promettenti). Durante i lavori congressuali dell'ultimo AIOM (il più importante congresso nazionale di oncologia medica al quale ho partecipato) è emersa la nuova promettente direzione dell'oncologia: l'immunoterapia oncologica. L'attesa è grande per questi farmaci che appaiono promettenti. Utile si può ritenere abbinare a quanto in corso un trattamento fitoterapico poichè sappiamo che alcuni principi attivi di derivazione naturale possono aiutare l'organismo anche dal punto di vista immunitario ed assurgere al ruolo di coadiuvanti sinergici della terapia in corso. Parlando di afatinib appare scelta idonea per un proseguio.

Cari saluti

E grazie per gli elogi.

Prof. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it

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Ultima Modifica: da carlopastore.

Adenocarcinoma polmonare e resistenza al Tarceva 9 Anni 1 Settimana fa #1939

  • Fede 01
  • Avatar di Fede 01 Autore della discussione
Grazie Dottore per la rapidità e la completezza della risposta!
Un cordiale saluto.

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Adenocarcinoma polmonare e resistenza al Tarceva 9 Anni 1 Settimana fa #1940

Di nulla.

Cari saluti

Carlo Pastore

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